Con il successo arrivano numerosissimi inviti a partecipare a trasmissioni televisive: piú volte è ospite al “Maurizio Costanzo Show” dove allieta il pubblico televisivo con le canzoni di Madonna tradotte in napoletano, e dove riesce a far cantare il suo brano piú famoso, “La campagnola a modo mio”, a tutto il pubblico in sala. La sua agenda diviene fitta di date di concerti dal vivo dove vengono ad applaudirlo e a cantare insieme a lui migliaia di fan di tutte le etá, in prevalenza giovani.
Gigione canta con genuinitá e semplicitá l’amore, l’allegria e il divertimento al ritmo di una musica travolgente e giocosa, un mix di versi da balera e inni di gioia e simpatia, ma non solo. Scrive e interpretava anche canzoni di denuncia sociale e a sfondo religioso. Grande devoto di Padre Pio, scrive una canzone a Lui dedicata e nel ’97 si esibisce in un notevole e toccante concerto a Pietrelcina.
L’entusiasmo del pubblico rinvigorisce ulteriormente la sua fede cristiana e lo spinge a scrivere altre canzoni tematiche come “Caro Papa“, “Madonna dai riccioli d´oro“, “Madonna di Pompei“, “Santa Rita” e tanti altri brani di grande successo fino alla celebrazione del piú fulgido esempio di santitá cristiana di tutti i tempi con la canzone “San Francesco d’Assisi“.
L’autenticitá, la spontaneitá artistica e la bontá d’animo si riscontrano anche nei motivi musicali i cui temi sconfinano nella sfera degli affetti familiari.
La notorietá ed il fascino del palcoscenico, infatti, non deteriorano mai i rapporti familiari come troppo spesso accade: l’amore verso la famiglia é sempre evidente ed importante al punto da creare alcune canzoni come “Lauretta“, dedicata ad una delle figlie e “Cantiamo insieme“, dove racconta con orgoglio la scelta del figlio (Francesco Ciaravola in arte Jo Donatello) di seguire le sue orme e con cui spesso chiude i concerti.